Ciao Martina, partiamo dalla tua ultima vittoria del 2014, la finale del Trofeo Athletics a Rocca di Papa. Un successo importante sul cross contro avversarie di tutto rilievo, come Erika Fabiani e Flavia Ferrari, cosa ha significato per te quel primo posto?
Ciao, questa vittoria per me è stata importante perché ha segnato l’inizio della mia ripresa dato che, quest’ anno, alcuni problemi fisici hanno compromesso i miei risultati.
Come giudichi la stagione appena trascorsa?
Come già detto per me non è stata proprio una buona stagione a causa di qualche problema fisico risolto quando ormai eravamo alla fine dell’anno.
Come mai ti sei avvicinata all’atletica leggera?
Ho iniziato a fare atletica nel 2007 quando il mio maestro delle elementari mi portò ad una gara per le scuole, da li mi sono appassionata a questo sport e, nonostante praticassi già il nuoto, ho iniziato a correre.
Su quale specialità ti sei sentita subito più a tuo agio?
Mi è piaciuto da subito il mezzofondo anche se inizialmente facevo un po’ di tutto.
Hai dimostrato in questi anni un’ottima predisposizione per il mezzofondo. Cosa ti piace di più tra pista, campestri e corse su strada?
Sicuramente le gare che preferisco sono quelle in pista.
Come vivi la preparazione alle gare importanti? Ti piace la competizione?
Si, la competizione mi piace anche se a volte ho un po’ troppa ansia per le gare importanti
In quale impianto ti alleni e cosa ti piacerebbe migliorare al suo interno?
Mi alleno a Tor Tre Teste, il campo non è malissimo ma mi piacerebbe che fosse più disponibile anche nei perodi di pausa delle scuole.
In famiglia sta crescendo molto bene anche la tua sorella più piccola, Michela, com’è il rapporto tra voi due?
Noi, come forse tutte le sorelle, ogni tanto litighiamo ma penso sia una cosa abbastanza normale, nonostante questo siamo molto unite e facciamo molte cose insieme, è la persona a cui tengo più di tutti.
Vi allenate insieme? Secondo te qual è la maggiore differenza tra voi due nel praticare l’atletica?
Ci allenamo insieme ma solitamente facciamo lavori diversi. La differenza tra noi due sta nel fatto che io ho più voglia di allenarmi, mentre lei a volte si lamenta e dice che non gli va.
Chi è il tuo allenatore? Che rapporto c’è tra voi?
Il mio allenatore è Daniele Troìa, con lui mi trovo benissimo perché mi capisce, essendo anche lui un atleta molto giovane e perché mi segue molto bene durante gli allenamenti.
Quanto tempo dedichi all’atletica?
L’atletica è la mia passione quindi molti dei miei pomeriggi sono dedicati a questa attvità, poi oltre agli allenamenti mi piace guardare le gare o vedere su internet risultati o aggiornamenti vari.
Quale pensi sarà la tua distanza in futuro nel passaggio alla categoria Allieve?
Spero di andar bene nei 400 e anche negli 800, vedremo ora come andranno le prime gare.
Quante volte ti alleni?
Ora solitamente mi alleno cinque o sei volte a settimana.
Qual è l’allenamento che ti piace di più?
Mi piace fare le ripetute, soprattutto quelle non troppo lunghe come 500 e 400 (anche se guardando la mia faccia prima di questi allenamenti non sembra), perché sono gli allenamenti che se fatti bene mi danno più soddisfazione.
Riesci a conciliare lo sport con la scuola?
Si, di solito non ho alcun problema. Mi organizzo sempre bene le giornate, studio appena posso e spesso mi anticipo i compiti, così ho tempo per allenarmi senza preoccuparmi della scuola.
Cosa ti piacerebbe fare da grande?
Forse sembra scontato, ma il mio sogno è diventare un atleta professionista anche se è molto difficile, comunque vorrei lavorare nel mondo dell sport.
Oltre all’atletica cosa fai nel tuo tempo libero?
Quando sono a casa ascolto spesso musica, ma appena posso mi organizzo per uscire con i miei amici.
Che obiettivi sportivi hai per la prossima stagione?
Spero di fare qualche minimo per gli italiani e nel caso fare delle buone prestazioni anche li, poi sicuramente farò delle gare indoor.
Cosa diresti ad un giovane come te per convincerlo a fare atletica?
Gli direi che l’atletica è uno sport fantastico, più ti alleni e più migliori, inizi a vedere i risultati dati dall’impegno e hai una grande soddisfazione personale. Gareggiando provi tantissime emozioni diverse, fatichi ma gli sforzi sono ricompensati. E’ una cosa che fai per te stesso e di cui poi non puoi fare più a meno.
A cura di Simone Proietti