Secondo sui 400 metri ai Campionati Italiani Allievi di Jesolo 2013 con un finale di gara esaltante. Ci racconti le emozioni di quella giornata?
Posso dire che ero abbastanza arrabbiato perchè, pur avendo fatto il tempo migliore nelle qualificazioni, sono capitato in sesta corsia. Per fortuna, prima di partire, sono riuscito a ritrovare la calma e la voglia di battere i miei avversari.
Hai avuto un’ottima seconda parte di gara, con un ritorno praticamente a velocità doppia rispetto agli avversari. E’ stato un caso o una tattica appositamente studiata?
La tattica iniziale prevedeva una partenza non troppo forte, non al ritmo di Grossi e Leonardi comunque sia, ed un rettilineo finale con una velocità sostenuta. Solo che non ho gestito bene la velocità e sono partito molto piano rispetto agli altri. Per questo ho dovuto dare tutto nei pochi metri che mi rimanevano e sono riuscito a riprendere tutti tranne il primo purtroppo.
Peccato che non sia arrivata la convocazione in Nazionale per le Gymnasiadi. Te lo aspettavi?
Essendo arrivato secondo ci speravo nella convocazione quindi ci sono rimasto un po' male. Avrei avuto la possibilità di migliorarmi e fare una grande nuova esperienza. Anche perchè, a differenza dei due atleti quattrocentisti che hanno portato, non ho mai partecipato ad un campionato mondiale.
Dopo la mancata convocazione in azzurro è più forte la delusione o la voglia di dimostrare ancor di più il tuo valore?
Essendo arrivato secondo ci speravo nella convocazione quindi ci sono rimasto un po' male. Avrei avuto la possibilità di migliorarmi e fare una grande nuova esperienza. Anche perchè, a differenza dei due atleti quattrocentisti che hanno portato, non ho mai partecipato ad un campionato mondiale.
Hai già fatto qualche raduno nazionale? Se sì che esperienza è stata?
Il mio primo raduno nazionale l'ho fatto ad agosto in Trentino, a Cles. Ho un ricordo molto bello perchè erano tutti simpaticissimi ed ho fatto nuove conoscenze, e soprattutto ho fatto dei buoni allenamenti.
Sul giro di pista quest’anno sei migliorato notevolmente, quale aspetto hai curato maggiormente nell’allenamento?
Ho curato sicuramente molto l'aerobica e la resistenza ai lavori lattacidi che mi hanno permesso di migliorarmi di un secondo in un anno.
Hai sempre mostrato buone qualità come velocista, ma secondo te potrebbe esserci un futuro anche sugli 800 metri?
Credo di poterlo escludere sicuramente.
Cosa ti ha fatto avvicinare all’atletica?
Quando avevo 6 anni facevo mini-basket. Il mio istruttore aveva notato subito che avevo una velocità naturale. Così ha cominciato a farmi fare dei test su brevi distanze e mi ha anche iscritto ad una gara di atletica, quando io ancora non ero neanche a conoscenza dell'atletica leggera. Da li ho capito che sarebbe stato il mio sport. Gli sono ancora molto grato perchè mi ha seguito e mi ha fatto conoscere questo sport.
Ricordi come è stato il tuo primo giorno al campo?
L'unica cosa che ricordo è che ho visto per la prima volta Flavia di Paola e non volevo crederci che aveva 4 anni più di me.
Avevi già idea di cosa avresti voluto fare?
Ancora non conoscevo bene l'atletica leggera, però avevo già in mente di fare velocità.
Il tuo allenatore adesso è il prof. Sandro Di Paola, come ti trovi con lui?
Mi trovo bene, bisogna ammettere che ha un carattere bello tosto ma è il tipo di allenatore che, se l'atleta che allena ha davvero intenzione di diventare un grande, ci diventa sicuramente. Inoltre quando facciamo le trasferte è molto divertente. La pensiamo nello stesso modo per tante cose, anche per il cibo.
Quanto tempo dedichi agli allenamenti?
Fino ad ora mi alleno 5 volte a settimana per 1 ora e mezza/2 ore al giorno. E' tosta ma solo in questo modo si possono raggiungere degli obbiettivi.
Gli studi come vanno, che lavoro ti piacerebbe fare?
Frequento un liceo scientifico. è abbastanza difficile da gestire insieme agli allenamenti, ma io mi accontento di voti non troppo alti quindi ci riesco. Per il futuro ancora non ho idea ma spero di trovare qualcosa che mi consenta di continuare ad allenarmi.
Quale altro sport ti piace oltre l’atletica?
Mi piace il calcio e il basket.
Secondo te che cosa ha di particolare l’atletica che non hanno gli altri sport?
Penso siano le emozioni che ti trasmette, insieme alle amicizie che si fanno al campo di atletica. Secondo me si diventa una vera e propria famiglia.
Come trovi la concentrazione prima di una gara?
Prima delle gare non ho un metodo particolare per concentrarmi, però di solito ascolto musica che fomenta e guardo “One Piece”.
Cosa ti aspetti dall’atletica per il futuro?
Ho voglia di diventare il più forte e ci proverò, se non dovessi riuscirci avrò dato comunque il massimo e mi va bene.
Secondo sui 400 metri ai Campionati Italiani Allievi di Jesolo 2013 con un finale di gara esaltante. Ci racconti le emozioni di quella giornata?
Posso dire che ero abbastanza arrabbiato perchè, pur avendo fatto il tempo migliore nelle qualificazioni, sono capitato in sesta corsia. Per fortuna, prima di partire, sono riuscito a ritrovare la calma e la voglia di battere i miei avversari.
Hai avuto un’ottima seconda parte di gara, con un ritorno praticamente a velocità doppia rispetto agli avversari. E’ stato un caso o una tattica appositamente studiata?
La tattica iniziale prevedeva una partenza non troppo forte, non al ritmo di Grossi e Leonardi comunque sia, ed un rettilineo finale con una velocità sostenuta. Solo che non ho gestito bene la velocità e sono partito molto piano rispetto agli altri. Per questo ho dovuto dare tutto nei pochi metri che mi rimanevano e sono riuscito a riprendere tutti tranne il primo purtroppo.
Peccato che non sia arrivata la convocazione in Nazionale per le Gymnasiadi. Te lo aspettavi?
Essendo arrivato secondo ci speravo nella convocazione quindi ci sono rimasto un po' male. Avrei avuto la possibilità di migliorarmi e fare una grande nuova esperienza. Anche perchè, a differenza dei due atleti quattrocentisti che hanno portato, non ho mai partecipato ad un campionato mondiale.
Dopo la mancata convocazione in azzurro è più forte la delusione o la voglia di dimostrare ancor di più il tuo valore?
Essendo arrivato secondo ci speravo nella convocazione quindi ci sono rimasto un po' male. Avrei avuto la possibilità di migliorarmi e fare una grande nuova esperienza. Anche perchè, a differenza dei due atleti quattrocentisti che hanno portato, non ho mai partecipato ad un campionato mondiale.
Hai già fatto qualche raduno nazionale? Se sì che esperienza è stata?
Il mio primo raduno nazionale l'ho fatto ad agosto in Trentino, a Cles. Ho un ricordo molto bello perchè erano tutti simpaticissimi ed ho fatto nuove conoscenze, e soprattutto ho fatto dei buoni allenamenti.
Sul giro di pista quest’anno sei migliorato notevolmente, quale aspetto hai curato maggiormente nell’allenamento?
Ho curato sicuramente molto l'aerobica e la resistenza ai lavori lattacidi che mi hanno permesso di migliorarmi di un secondo in un anno.
Hai sempre mostrato buone qualità come velocista, ma secondo te potrebbe esserci un futuro anche sugli 800 metri?
Credo di poterlo escludere sicuramente.
Cosa ti ha fatto avvicinare all’atletica?
Quando avevo 6 anni facevo mini-basket. Il mio istruttore aveva notato subito che avevo una velocità naturale. Così ha cominciato a farmi fare dei test su brevi distanze e mi ha anche iscritto ad una gara di atletica, quando io ancora non ero neanche a conoscenza dell'atletica leggera. Da li ho capito che sarebbe stato il mio sport. Gli sono ancora molto grato perchè mi ha seguito e mi ha fatto conoscere questo sport.
Ricordi come è stato il tuo primo giorno al campo?
L'unica cosa che ricordo è che ho visto per la prima volta Flavia di Paola e non volevo crederci che aveva 4 anni più di me.
Avevi già idea di cosa avresti voluto fare?
Ancora non conoscevo bene l'atletica leggera, però avevo già in mente di fare velocità.
Il tuo allenatore adesso è il prof. Sandro Di Paola, come ti trovi con lui?
Mi trovo bene, bisogna ammettere che ha un carattere bello tosto ma è il tipo di allenatore che, se l'atleta che allena ha davvero intenzione di diventare un grande, ci diventa sicuramente. Inoltre quando facciamo le trasferte è molto divertente. La pensiamo nello stesso modo per tante cose, anche per il cibo.
Quanto tempo dedichi agli allenamenti?
Fino ad ora mi alleno 5 volte a settimana per 1 ora e mezza/2 ore al giorno. è tosta ma solo in questo modo si possono raggiungere degli obbiettivi.
Gli studi come vanno, che lavoro ti piacerebbe fare?
Frequento un liceo scientifico. è abbastanza difficile da gestire insieme agli allenamenti, ma io mi accontento di voti non troppo alti quindi ci riesco. Per il futuro ancora non ho idea ma spero di trovare qualcosa che mi consenta di continuare ad allenarmi.
Quale altro sport ti piace oltre l’atletica?
Mi piace il calcio e il basket.
Secondo te che cosa ha di particolare l’atletica che non hanno gli altri sport?
Penso siano le emozioni che ti trasmette, insieme alle amicizie che si fanno al campo di atletica. Secondo me si diventa una vera e propria famiglia.
Come trovi la concentrazione prima di una gara?
Prima delle gare non ho un metodo particolare per concentrarmi, però di solito ascolto musica che fomenta e guardo “One Piece”.
Cosa ti aspetti dall’atletica per il futuro?
Ho voglia di diventare il più forte e ci proverò, se non dovessi riuscirci avrò dato comunque il massimo e mi va bene.